Lapilli

“Schegge di luce che danzano nella notte, come pensieri che esplodono silenziosi nel vuoto del cosmo.”

Sul fondo profondo e misterioso del nero assoluto, una costellazione di esplosioni cromatiche prende vita. Rosa tenui, bianchi lattiginosi e tocchi di lilla si librano sulla tela come lapilli sospesi, frammenti incandescenti di un’eruzione dell’anima.
Ogni macchia, ogni goccia, non è casuale: è un atto di libertà, una manifestazione emotiva che travalica la forma per farsi puro colore.

Il nero qui non è buio, ma spazio fertile, un cielo interiore dove le emozioni trovano modo di esprimersi. I lapilli non cadono, galleggiano, respirano, si espandono in silenzi cromatici che vibrano sotto la superficie.

Lapilli è un’opera che si nutre di movimento, di ritmo e di pausa. Le pennellate non esistono più, sostituite da spruzzi, getti, gesti istintivi che rivelano la tensione tra il controllo e l’abbandono.
C’è qualcosa di primordiale in questa composizione, come se la tela fosse testimone di un’esplosione cosmica o di un sogno che si frantuma in mille pezzi di luce.

Franco Trento, con questo lavoro, ci invita ad avvicinarci, a perdersi nei dettagli, a scorgere universi nascosti dietro ogni frammento. Un’opera che non si guarda soltanto: si ascolta, si vive, si immagina.